Chi legge per passione o intrattenimento avrà certamente un elenco di titoli incisi nel cuore: quei libri che ti hanno emozionato, lasciato insonne con il fiato sospeso, la lucina piccola e l’ansia data dal tempo che scorre e non puoi fermare. Quei racconti che quando hai visto l’ultimo punto e girato la pagina finale ti sei sentito un pò più solo, perchè è davvero un peccato terminare una storia che ci ha avvinto e tornare alla solita, piatta routine.
L’alchimista non è una bella storia
Il libro di Coelho, a mio avviso, non è una di queste storie. Non mi ha incollato alle sue pagine, non l’ho finito in due giorni dedicandomi a lui come fosse la poppata di un neonato. E’ un bella fiaba, scritta da uno dei miei autori preferiti ed è una delle mie bibbie.
Il trasporto che alcuni libri ci infondono vanno a toccare le corde dell’emotività e queste si stringono attorno alla nostra pancia facendoci sentire calore, facendoci mancare un respiro, liberandoci dal nostro peso e facendoci lievitare come fossimo d’elio. L’alchimista per quanto mi riguarda non ha raggiunto quelle corde. Ha viaggiato dagli occhi alla mente, come il fumo di una pozione magica, si è diffuso pagina dopo pagina come veleno nel sangue, insinuando dubbi e facendo apparire segni, richiami, desideri sopiti.
Il suo pubblico è facilmente condizionabile
Avevo da poco compiuto 18 anni quando il mio ragazzo dell’epoca mi regalò questo libro e mi annunciò che sarebbe partito per inseguire la sua crescita personale ed il suo sogno: andare in Australia. Sapevo che mi amava, e la scelta di partire per non avere rimpianti e diventare un adulto felice e appagato, che poi mi avrebbe portato con sè, mi sembrò rivoluzionaria per un ventenne. Lo credevo uomo, lo vedevo vero, e lo percepivo illuminato e coraggioso.
Lessi quel libro decine di volte da allora e lo regalai a chiunque ne avesse bisogno, a coloro che non avevano dimenticato il bambino che furono e le speranze che avevano. Molti di loro partirono a loro volta per il proprio viaggio personale, io stessa anni fa me ne andai, lasciando tutto per comprendere la strada che volevo intraprendere guardando da lontano la mia vita di sempre. Lo donai ad un pubblico che riconoscevo sensibile e pronto a percepirne gli stimoli; lo adorarono coloro che erano pronti a mettersi in discussione.
Da leggere se si crede nell’intangibile potere umano
L’alchimista è un best seller e come sempre ha i suoi ammiratori e i suoi critici. Credo che, nel decidere o meno di leggerlo, al di là del gusto personale, ci sia da considerare la questione “fede”. Non intendo la fede cristiana, ma la fiducia in quella sovra-umana, spirituale, enigmatica mano invisibile che accompagna il destino di ognuno di noi: in sintesi se sei agnostico non fa per te.
Ognuno di noi traccia la propria strada ed è padrone del proprio destino, questo è un concetto importante anche all’interno del libro, ma la natura che ti contraddistingue, il sogno che ti accompagna da giovane, i fuochi che accendono l’anima sono universalmente percepiti. L’universo, se sai ascoltarlo, ti parla e ti segna la via che tu stesso, in fondo al tuo animo, hai disegnato. Recepire gli indizi ed avere il coraggio, la determinazione e, per certi versi, la follia di dargli un significato, non ti renderanno più facile il cammino, anzi… Se crescerai convinto delle tue aspirazioni, non tradirai il tuo IO e non ti perderai con ciò che la vita ti donerà, allora troverai il tuo tesoro: te stesso, appagato, felice, cresciuto come era giusto che fosse ed in un certo senso il tuo vero destino sarà compiuto.
L’alchimista è un viaggio che non puoi fare da casa
Quanto ti si insinua sotto pelle leggendo questo libro non lo risolverai stando sul divando. Se il messaggio si espanderà dentro di te sarai costretto necessariamente a fare le valige. Non posso dire di aver fatto un’analisi statistica con un campione rappresentativo, ma non ho conosciuto nessuno che lo abbia finito senza l’acquisto di un biglietto aereo. Non so se sia una questione di prospettiva, così come capitò a me, ma la verità è che se vuoi rivoluzionare la tua vita da qualcosa devi partire e quello di cui più avrai bisogno è cambiare aria e metterti alla prova: niente famiglia, niente amici, niente amore. Tu e l’universo che ti parla nella solitudine di giornate da ricostruire, sotto un cielo che non ti appartiene e che finalmente ti stupisce: tu che parli ed ascolti te stesso.
Che cosa è l’alchimia in fondo? Se non un’accostamento insolito di elementi, che porta a un risultato originale e inaspettato? E allora leggilo quando potrai partire e non temere, se lo vorrai tornerai e troverai tutto quanto era importante esattamente dove lo avrai lasciato, lì ad attenderti.
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